Questa affermazione può sembrare un attacco forte o addirittura un insulto ma non lo vuole essere in alcun modo. Leggi di seguito se ti interessa approfondire:
Don Manuel: "Mi sembra che alla fine il problema sia uno: se rifiuti in blocco una realtà trascendente che non rispecchi gli stessi canoni di evidenza di una realtà immanente, possiamo stare qui 20 anni a discutere, sarà tutto inutile. Io, in compagnia di Tommaso, Scoto, Cartesio, Pascal, Kant, Hegel, Bergson, Kierkegaard, Husserl, Stein, Japers ritengo che abbia senso vedere un ordine nella storia e pensare che possa essere frutto di un pensiero di un essere libero che chiamiamo Dio. E ritengo in loro compagnia che non sia insensato che possa rivelarsi. Poi saremo tutti una squadra di illogici e insensati, ci mancherebbe: ognuno è libero di pensare quello che crede. Dubito più di chi dice "Sono l'unico logico su questa terra" che degli autori citati: rivendico questa possibilità! Qui non ho nulla di apodittico, ma entro nei mille modi con cui si interpreta la vita. E leggere la vita con quello che dicono i vangeli e quello che hanno capito tante persone a partire dai vangeli lo trovo un modo pertinente, interessante, umanizzante. Che prove vuoi che ti dica? Il referto di un medico di Gerusalemme che dice che Gesù è uscito dalla tomba ed è vivo? La storia su Instagram di Pietro arrivato al sepolcro? L'unica prova che ho è il vangelo. Non ci ho creduto perchè qualcuno mi ha dato delle prove, ma per educazione, per consuetudine. Certo! Dove è il problema? Poi da lì mi sembra ne sia venuto un modo dignitoso di vivere grazie alla riflessione e alla preghiera. Ho sperimentato situazioni emotive e di pensiero che tendo a pensare che siano frutto di una guida della mia vita che va oltre quello che posso esperire e non credo siano allucinazioni: mi hanno portato a prendermi più cura delle ferite dell'umanità, a non stare in difesa, ad avere una certa sensibilità educativa. Ma ovviamente non ho nulla di più da esibire. Mi ricordo un tuo post sul papa quando parlavi dell'amore come forza vitale e creativa... in realtà un terzo dei delitti del mondo è fatto per motivi passionali, il 38% delle coppie si separa entro 10 anni, con non pochi strascichi di sofferenze anche per i figli. E' dissonanza cognitiva la tua? No! Sono d'accordo con te: sperimenti una forza creativa e vitale. Ambigua quanto vuoi. Come tutte le nostre scelte di vita. Non pretendo che sia universale: è qualcosa che sperimento e che vorrei vivere. E io sono contento di tutte le critiche possibili: aiuta la fede a non diventare fondamentalismo. La prova del fondamentalismo è quando in virtù della fede arrivi a fare del male. Su questo ti chiedo di essere più spietato possibile nel mostrare contraddizioni e il male che si può fare per una fede che diviene fondamentalista (e secondo me siamo d'accordo su moltissime cose che dici nei tuoi video... anche se confesso non lo ho visti tutti). Ma non penso che tutta la fede sia fondamentalismo. Ma rientra in quelle visioni del mondo e in quella interpretazione della vita che ognuno ha. Sì ma allora le crociate e la pedofilia? Sì ma allora le altre religione? Si ma allora il male nel mondo? Ovviamente qui rientra quella che tu chiami "dissonanza cognitiva", io da husserliano lo chiamo "livello dossico della coscienza". Perchè, esiste una weltanschauung onnicomprensiva? Non lo credo. Da Hume abbiamo imparato che possiamo dubitare di tutto e del contrario di tutto, ma che ad un certo punto, cito, occorre "moderare il potenziale critico della ragiona naturale". Non so tante cose, ma quelle che so mi stimolano a non rimanere impassibile di fronte alla sofferenza degli altri, non mi sembra di essere una persona peggiore di altre, ogni tanto mi sembra persino che di aiutare qualcuno che nella vita le ha prese da tutti a stare in piedi. Sono capace di comprendere quando il mio presupposto è la fede o quando invece sia necessaria la pratica scientifica... almeno, chi finora mi ha valutato per la mia pratica scientifica non ha mai ritenuto che fossi incapace di distinguere la mia visione del mondo dalla scienza. Non ho prove, ho questo. Che per me è più che un referto medico della risurrezione. Ripeto, l'elenco di nomi di prima non mi sembra di gettarmi in una umanità insensata e irrazionale. Quando tu sperimenti una forza vitale e creativa hai prove mediche per sostenerla? La persona di Gesù per come raccontata dai testi sacri mostra una visione del mondo che io penso essere unica e che rende migliore la mia vita. Tutto qui. Non mi disturba che lo stesso sia successo a chi ha letto il Corano, ad Apollonio di Tiana o a chi vuoi tu. Ben venga! A dire il vero non vedo persone con una buona visione del mondo che si rifaccianno ad Apollonio di Tiana, non ho visto opere d'arte belle come la cappella Sistina realizzate in nome dell'ultimo tizio che citi nel video, che non conosco. Non ho visto nessuno andare nei posti più remoti del mondo a prendersi cura dell'umanità ferita in nome di quel tizio. Non mi sembra che nella costituente ci fossero gente dell'altezza di la Pira o di Moro che si rifanno ad Apollonio di Tiana o a quel tipo là... però se ti sembra che abbiano lo stesso identico valore come costruzione di senso e di modo di vedere il mondo... te lo lascio credere, ci mancherebbe! Non mi disturba che non raramente la fede comporti una lotta con me stesso perchè non so cosa faccia Dio quando il male accade e mi fa arrabbiare. Eppure non crolla il fascino che sento per Gesù, e non mi sembra che in virtù di questo vivo la vita in modo attendista o ignorando il problema del male. Insegno a scuola da tanti anni: molti dei miei studenti non sanno nemmeno che sono un prete; so ben distinguere i miei presupposti di fede e il mio lavoro nella scuola pubblica come professore di filosofia e storia. Quest'anno 5 dei miei studenti hanno preso 100, con la commissaria di Filosofia e storia esterna; penso di essere capace di preparare studenti competenti. Partecipo a convegni sulla fenomenologia dove sono invitato come ricercatore: nessuno mi ha mai detto che sono illogico e irrazionale. Ma ritengo che esista una dimensione della vita che è quella del significato che diamo all'esistenza che abbia diritto di cittadinanza e che non chieda referti medici per essere riconosciuta. Ho la lucidità per saper distinguere gli ambiti. Dove sta il problema? Ehrman ha la sua visione del mondo: non ritiene possibile alcuna cosa che non abbia un fondamento in un processo logico-deduttivo, la risurrezione di Cristo non rientra in questo processo dunque non è possibile. Io non lo credo: passioni, emozioni, forze vitali, slanci, ferite eccedono i processi logici deduttivi. Ma va bene. E' una sua posizione. Non più fondata della mia che credo esista una dimensione altra dove rientra una forma di ragione che è di natura ermeneutica e narrativa. Pongo qui la fede.".
Io: "Don, questo suo discorso è toccante, profondo e sicuramente degno di rispetto ma non c'entra molto con le critiche che le vengono fatte. Sembra che si sia offeso perché le è stato dato dell'illogico in quanto credente e che non pensa che sia così dato che il suo CV e i filosofi che lei cita dimostrano il contrario. Ci pensi bene però: lei cita una serie di filosofi che in gran parte è disallineata rispetto all'ortodossia cattolica e soprattutto sembra ignorare (come praticamente tutti gli apologeti credenti) la differenza tra metodo razionale e semplice intelligenza. Credo che in gran parte la diatriba stia tutta in questo fraintendimento lessicale: dire che le sue argomentazioni poggiano sulla Fede e quindi siano incompatibili con la ragione non significa che lei che crede sia stupido, al contrario, tutti gli sforzi intellettuali apologetici dimostrano una dose fuori dal comune d'intelligenza, ma il punto non è questo. Il punto è che il metodo razionale (la parola "metodo" è estremamente importante) non funziona secondo i criteri della Fede. Le provo a spiegare tramite i due schemi seguenti:
- Metodo razionale: intuizione → teoria (ragionamento deduttivo) → esperimento/prove → verità temporanea (se l’esperimento dà esito positivo o se vi sono sufficienti prove) o “so di non sapere e continuo a cercare” (nel caso contrario).
- Metodo fideistico: verità inconfutabile (perché presa per vera per ragioni emotive che generano attaccamento psicologico) → intuizione apologetica → teoria apologetica → prove → fede rinnovata (se le prove depongono a favore) o “non capisco ma sicuramente la colpa è mia o della ragione e quindi continuo a credere nonostante tutto” (nel caso contrario).
Il Cercatore di Senso
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