martedì 22 febbraio 2022

l'eterno conflitto: il gene egoista

l'ego è il male?


Questo è un conflitto sia teorico che pratico che pesa sull'umanità sin da quando questa ha cominciato ad esercitare la facoltà del pensiero.

Con le moderne scoperte della biologia, della psicologia e delle altre discipline che cercano di approfondire l'uomo senza idee o ideologie preconcette si è diffusa l'opinione che l'egoismo è così tanto radicato in noi che pure i nostri geni non fanno altro che pensare a sé stessi.(1)

Addirittura si è arrivati a dire che l'altruismo e le relazioni familiari e affettive non sono altro che uno strumento trovato dall'evoluzione per permettere alla specie di perpetuarsi.

Inutile dire che tali teorie non possono che scandalizzare, specialmente chi crede fortemente che vi sia una contrapposizione tra bene e male ben definita e calata dall'alto. (2)

Eppure, anche ammettendo la fondatezza di queste presunte scoperte della scienza, rimangono valide le pretese di chi si orienta alla ricerca di una morale che possa dare un senso più ampio rispetto alla mera sopravvivenza biologica.

In fondo, l'errore fondamentale che sta alla base di questo presunto attacco da parte delle scienze alla filosofia e alla spiritualità è quella di confondere e a volte uguagliare le dicotomie egoismo/altruismo - bene/male.

Questa confusione è innanzitutto generata inconsapevolmente dalle stesse religioni che si sentono offese e attaccate dalle pretese della ricerca scientifica in quanto loro in primis compiono tale associazione piuttosto infelice e superficiale.

Per risolvere quindi questo pericoloso malinteso può essere utile soffermarsi sulle seguenti considerazioni:

  • Volontà di rifiutare l'egoismo: questo argomento dovrebbe essere quello più alla portata dei credenti. Infatti, sono loro i primi ad affermare che il male esista e che debba essere combattuto e rifiutato, almeno nel cuore e nelle intenzioni, da parte dell'uomo. Questo aspetto è invece spesso trascurato da parte proprio di quegli studiosi che vogliono andare oltre la semplice ricerca scientifica, sforando quindi nell'ambito filosofico. Infatti, la capacità umana di disgustarsi e rifiutare alcuni aspetti del proprio essere è una circostanza che rende unica la nostra esperienza sulla terra e che pertanto non deve essere presa alla leggera, soprattutto in quanto è un elemento importante di quella coscienza che ognuno di noi ha o dovrebbe avere dentro di sé.

  • Modalità con cui si concretizza l'egoismo: questo è invece un aspetto normalmente ignorato da chi ragiona su questo tipo di argomenti e che invece è forse quello decisivo. Se infatti ammettiamo che noi tutti siamo egoisti, ciò non significa nulla dal punto di vista della contrapposizione bene-male perché non stiamo definendo ciò che comporta eticamente l'essere egoisti. Basti pensare a questo esempio estremo: quell'individuo che prova piacere nel dolore altrui e si impegna per provocarlo è ben diverso da quello che compie buone azioni perché si sente bene nell'aiutare i suoi simili. Si può forse dire che entrambi siano egoisti perché soddisfano delle proprie esigenze psicologiche, ma uno lo è a discapito altrui, l'altro lo è a favore. È una differenza non di poco conto.

  • Livello di complessità dell'universo interiore: anche arrivando alla peggiore delle conclusioni, quella in cui si afferma che l'egoismo è la base del male, sarebbe bene comunque misurare quanto peso ha questo aspetto negativo all'interno della psiche dell'individuo. Se infatti ci si trova di fronte ad una persona focalizzata sul solo aspetto di un egoismo malevolo è chiaro che si è in presenza di una circostanza estrema, fortunatamente lontana dalla normalità. Se è vero che ognuno di noi ha i propri scheletri nell'armadio, è altrettanto vero che vi sono anche tanti altri abiti che arricchiscono il guardaroba e che permettono di mettere in secondo piano gli aspetti più negativi del proprio io. È la sempreverde regola dell'equilibrio: più siamo diversificati e più il peso di un singolo aspetto di noi si bilancia con gli altri.

Queste contro-argomentazioni vogliono essere un monito per chi, spaventato istintivamente da scoperte scientifiche particolarmente scomode, preferiscono rifugiarsi nel rifiuto invece che accettare il confronto, dimenticandosi in tal modo che spesso è possibile unire la mente al cuore, invece che dover scegliere uno piuttosto che l'altro.





il Cercatore di Senso

(1) Il gene egoista, Richard Dawkins
(2) https://www.uccronline.it/2012/10/29/i-lettori-de-lillusione-di-dio-di-dawkins-chi-si-converte-e-chi-si-suicida/